Una città disegnata per le persone.
Immaginando il centro storico come il cuore pulsante della vita urbana, nel senso storico e culturale come per quello commerciale, le vie, le piazze, i parcheggi sono le arterie che portano linfa vitale al cuore. Senza questa linfa fatta di persone e di interessi, il centro è destinato a spegnersi in favore dei poli commerciali e delle aree con maggiore disponibilità di servizi e comodità di raggiungimento.
La città è un organismo complesso, e come tale è stato analizzato nel suo insieme e non per parti isolate. Per questo motivo l’analisi parte da una visione allargata del perimetro del Centro Storico, analizzandone le connessioni viarie e la mobilità, le impermeabilità, i sistemi di sosta e parcheggio, i servizi ed il verde. Ad oggi si presenta in una condizione frammentata, ma con un grande potenziale. L’area Z3, da quarant’anni oggetto di proposte e progetti, ha sempre rivestito un grande interesse perché è una vera propria cerniera urbana di connessione tra le diverse parti della città.
Il progetto dello spazio pubblico diventa la risposta a questa necessità d’integrazione e connessione, perché consente una visione d’insieme da sviluppare nel tempo e permette anche ai privati di investire con la chiarezza del risultato, integrando i loro progetti in un disegno armonico.
Potremmo definirlo un progetto di “innesto”, poiché tratta alcune aree come un naturale ampliamento del tessuto storico, disegnando con esso nuovi spazi di servizio dotati di capacità attrattive e sinergiche alle attività del centro. Una serie di azioni positive che fanno bene alla città e la spingono verso un nuovo approccio alla qualità della vita: vero elemento di valore per chi abita e vive la città.
Progettare pensando alle persone, ai loro bisogni, alle loro speranze ed aspirazioni. Pianificare un percorso in grado di raggiungere l’obiettivo di una rinnovata immagine della città, nella quale riconoscersi e della quale sentirsi parte integrante ed orgogliosa.
Per questo motivo abbiamo proposto lo strumento del “masterplan”, perché si tratta di un atto ibrido tecnico e politico, e come tale deve essere condiviso con la sua comunità e con i suoi rappresentanti. Per svilupparlo serve uno sforzo collettivo ed una comunione di intenti, è un patto tra persone che hanno uno scopo comune: valorizzare la propria città e migliorarne la qualità della vita secondo delle linee guida ispiratrici che trattano di bellezza, salute, benessere, energia, risorse, inquinamento e surriscaldamento ambientale. Una visione in grado di ispirare nuovi modelli abitativi della città di oggi e di domani, flessibile, resiliente ed attraente.