Penso ad un format di eventi di comunicazione ad una platea di non addetti ai lavori, a i quali presentare i meccanismi di funzionamento della città e dei territori secondo una chiave di lettura aperta.
Si punterà l’attenzione sulla bellezza, sui servizi, sullo stile e sulla qualità della vita, descrivendo come la forma della città sia in grado di supportare o di contrastare questi fattori. Attraverso alcuni canoni replicabili e misurabili, buone pratiche ed esempi virtuosi, si potranno offrire suggerimenti per “abitare” al meglio i propri spazi, pubblici e privati.
Un format che si ispira e sviluppa quello di “MonfeRRRAtO”, dal quale trae spunto riferendosi alle sane abitudini che nel tempo si sono perse ed oggi ritornano prepotentemente a causa delle crisi economiche e ambientali. Abitudini da attualizzare nelle forme, nei contenuti e nei materiali.
Una rilettura della città di provincia e dei suoi lati positivi, in un momento in cui non è ancora evidente come le metropoli stiano diventando luoghi difficili da abitare. I costi sempre più proibitivi delle abitazioni e della vita, le difficoltà di spostamento al loro interno, la qualità dell’aria e l’accesso ai servizi, oltre alla gestione delle risorse e dei rifiuti saranno sempre più complessi.
Progettare per il futuro, in questo senso, significa immaginare come migliorare la qualità della vita e pensare al prodotto che lasceremo al termine del progetto ed al suo impatto nel tempo.