Due spazi, due tempi, che diventano uno.
Da una parte il momento creativo, quello che attraverso il racconto delle emozioni cerca di migliorare le condizioni abitative di un luogo secondo valori e canoni universali.
Dall’altro il momento riflessivo, lo spazio tecnico nel quale dare concretezza all’idea.
Progettare è come scrivere una sceneggiatura, con personaggi, caratteri, ambienti, processi che si evolvono in una narrazione, nella quale cercare di includere i futuri abitanti e non solo. Il racconto del progetto diventa esso stesso il progetto.
Quando immagino un luogo da recuperare o creare da zero, penso sempre alla percezione che questo offrirà alle persone che lo percorreranno: colori, luci, dettagli, profumi, proporzioni, materiali, suoni, … Accompagnare un visitatore, raccontargli un’idea, accogliere punti di vista differenti e lasciare spazio alla evoluzione e personalizzazione dello spazio fa parte di questa sceneggiatura.